Lettera aperta a Slow Food Italia

Gentilissimi, è passato ormai un anno dalla nostra ultima sollecitazione e da parte Vostra non abbiamo ricevuto nessuna ulteriore rispondenza.

Intanto la situazione nel nostro territorio si fa sempre più pesante. Il pericolo di una tangenziale nelle nostre campagne si fa sempre più concreto e la “diversità” del nostro paesaggio rischia di scomparire per sempre. Quello che vi riguarda direttamente è il fatto che il vostro Convivium leader locale è sempre più schierato e coinvolto nel “comitato del si” a questa assurda infrastruttura.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso di questa costante ipocrisia è quanto successo sabato durante le manifestazioni organizzate dall’amministrazione comunale per la festa di Abbiategrasso.

Nel corso di un incontro che aveva come titolo: “Mangiare sano, mangiare bene, mangiare tutti” il vostro fiduciario locale, il geriatra Ceretti, e gli ospiti da lui invitati (tra cui l’imprenditore Castoldi altro leader locale del comitato a favore della tangenziale) si sono prodigati, senza un minimo di contradditorio, in un assurdo attacco all’agricoltura biologica e alla decrescita. Questo è parso ancora più stridente perché a poche ore di distanza in un altro evento che aveva come tema il riso, dove tra i partecipanti c’era anche un esponente di Slow Food Milano Carlo Casti, si sostenevano ovviamente tesi opposte in merito al biologico.

A noi pare chiaro che l’affondo di Ceretti&soci derivi dal fatto che diverse aziende agricole locali convertite al biologico siano parti attive del movimento che si sta opponendo con tutte le forze al demenziale progetto Anas.

Pensiamo che per voi a questo punto non sia più rinviabile una seria verifica locale pena la totale squalifica e perdita anche della minima credibilità del vostro movimento nel nostro territorio, con possibili ricadute anche fuori dal nostro ambito.

Vi rinnoviamo inoltre l’invito ad un incontro da organizzare quanto prima nella nostra città che abbia come tema il consumo di territorio, agricoltura e futuro, questo per chiarire definitivamente quelli che sono i punti fermi del vostro statuto e del vostro essere associazione “impegnata a ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali”.

Sinceramente pensiamo che non possiate più sottrarvi a ciò.

Sarebbe importante un vostro riscontro entro breve, lasciamo a voi l’opzione di date e relatori, certo ci piacerebbe avere nella nostra città il vostro padre fondatore Carlin Petrini.

Comitati No Tangenziale del Parco del Ticino e del Parco Agricolo Sud
Milano