Superstrada, per Albairate la chiave è il dialogo nel territorio

Intervista a Giovanni Pioltini, Sindaco di Albairate
da La Voce dei Navigli, Anno XII, Settembre 2014
di C.M.

E' la superstrada verso Malpensa una delle problematiche intorno a cui dovrà ruotare, volente o nolente, l'azione della nuova giunta Pioltini. Albairate, suo malgrado, rappresenta, infatti, “l'ombelico del mondo” per questo progetto, il cui tracciato, evidenziato su una mappa, assomiglia a un cappio stretto intorno al piccolo centro abitato.

«Fra i tanti temi che interessano il territorio, la superstrada è sicuramente uno di quelli che ci stanno più a cuore» conferma il sindaco Giovanni Pioltini, che ribadisce la posizione della sua amministrazione al riguardo: un «no» secco al Progetto ANAS – pure nella versione “riveduta e corretta” di un collegamento Vigevano-Malpensa, - ma anche una serie di «sì» a soluzioni per migliorare la mobilità nel territorio, a partire da un potenziamento della Milano-Baggio.

«La linea che ci ispira è chiara: dialogare con tutte le Amministrazioni comunali della zona per individuare soluzioni condivise al fine di risolvere i problemi esistenti sul fronte di viabilità e trasporti – spiega il primo cittadino in carica dal maggio scorso.- Albairate non ha particolari esigenze in fatto di traffico: la sostituzione dell'unico semaforo rimasto lungo la Milano Baggio con una rotatoria sarebbe per noi più che sufficiente. Riconosco, però, che nella zona vi sono alcune situazioni oggettivamente critiche da affrontare: penso agli attraversamenti di Robecco e di Abbiategrasso, o al desiderio di Vigevano di avere un migliore collegamento con Milano. Tutte richieste sacrosante, per andare incontro alle quali siamo disponibili anche a sacrificare una parte del territorio del nostro comune. Ciò che però non possiamo accettare è che gli altri comuni tentino di risolvere i loro problemi avvallando progetti su cui non possiamo avere voce in capitolo, e i cui effetti negativi vengono scaricati su di noi»

E' proprio sul territorio di Albairate, infatti, che verrebbero realizzate alcune delle opere più impattanti del Progetto ANAS (come gran parte del viadotto che dovrebbe scavalcare Naviglio Grande e linea ferroviaria Milano-Mortara), mentre il centro abitato verrebbe a trovarsi praticamente isolato dal resto del suo territorio a causa della presenza della nuova infrastruttura.

«Chiunque fosse sindaco di Albairate non potrebbe che opporsi a un'opera del genere. Ma non è solo una questione di “campanile”: stiamo parlando di un'autostrada che rappresenterebbe la fine del territorio così come l'abbiamo conosciuto. E' questo che vogliono Regione e ANAS, costruire qui la nuova tangenziale di Milano, con tutto ciò che comporta? Lo dicano chiaro e tondo. Ma i Comuni interno, per favore, non sostengano che questo progetto serve a risolvere i problemi di viabilità locale, perché risponde a tutt'altra logica»

Tant'è vero, spiega Pioltini, che l'attuale versione del progetto non contempla alcun intervento sulla Milano-Baggio, così che è facile prevedere come le attuali code siano destinate a restare tali – magari spostandosi da Abbiategrasso ad Albairate – anche qualora la Vigevano-Malpensa venisse realizzata.

Per il sindaco di Albairate, perciò, c'è solo un modo per trovare una effettiva soluzione ai problemi del traffico del territorio nel suo complesso, e di alcuni comuni in particolare: mettersi tutti intorno a un tavolo e trovare una soluzione condivisa, facendo poi pesare su Regione e ANAS il “potere contrattuale” che potrà derivare dal territorio se sarà capace di presentarsi come un'entità che parla con una sola voce.

«Finora invece – sottolinea Pioltini – ognuno è andato per la sua strada. Di certo io non mi stancherò di sollecitare tutti a discutere. E a settembre, se nel frattempo il progetto non sarà stato presentato, tornerò alla carica. Se davvero vogliamo il bene del territorio, questa è l'unica possibilità concreta che abbiamo: chiedere tutti insieme di fare tabula rasa del Progetto ANAS e sostenere tutti un'alternativa che davvero risponda alle esigenze di mobilità dei nostri comuni»